LUCI NASCOSTE

“Si reca forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto?” (Marco 4:21) 

Nessuno penserebbe ad una cosa del genere. Le persone mettono una lampada dove darà il massimo della luce. Sarebbe assurdo coprirla in maniera che i suoi raggi non possano diffondersi. Tuttavia questo è esattamente ciò che molti fanno con la loro vita cristiana. È un’illustrazione significativa quella a cui ricorre il Signore per descrivere i cristiani. Li chiama luci, lampade, candele, che Egli accende con il fuoco della Sua vita quando essi credono in Lui. C’è molta differenza nello splendore della luce emessa dai vari credenti. Alcuni sono piccole candele, altri sono grandi lampade. Ma anche una candela rende un luogo un po’ più luminoso. L’insegnamento del Signore è che la lampada non deve essere nascosta o coperta, ma deve esserle permesso di splendere. Tut­ta­via alcune persone mettono la loro lampada sotto un coperchio. La portano in modo tale che non dia mai luce agli altri. Qualche volta la nascondono sotto una modestia o un’umiltà del tutto fittizia. Non vogliono “mettersi in mostra”: sembrerebbe presuntuoso. Qual­che volta nascondono la propria lampada sotto il “moggio” della timidezza o della modestia. Uno non riesce a dire una parola nella riunione di preghiera: un altro non riesce neppure a condurre culti di famiglia nella propria casa: un altro non riesce ad alzarsi e testimoniare pubblicamente: un altro non riesce ad andare da una famiglia povera o da una persona malata, o ad offrire consolazione a qualcuno nel dolore. Inoltre, qualcuno nasconde la lampada sotto la propria conoscenza religiosa, che offusca lo splendore di una lanterna come un vetro sporco. Ci sono moltissime lampade nascoste sotto i moggi che invece dovrebbero splendere per uno scopo ben preciso: mostrare Cristo.

Scrivi commento

Commenti: 0