Riflessione: Vedere le stesse cose ma non pensare allo stesso modo.

Avevano tutti 20 anni, erano tutti ex schiavi di Faraone, erano tutti principi delle tribù d'Israele, avevano tutti visto gli stessi miracoli di Dio in Egitto, avevano tutti visto il Mar Rosso aprirsi e tutta la potenza di Dio, aveva tutti ascoltato l'ordine di Mosè di esplorare il Paese di Cannan. Al ritorno dell'esplorazione portarono i frutti della terra di Canaan, avevano tutti visto gli stessi giganti, erano tutti consapevoli delle difficoltà. Solo due su dodici esploratori erano convinti di potercela fare. Gli altri 10 giovani principi si lamentarono di Dio, si lamentarono delle difficoltà, si lamentarono a causa dei giganti e della paura che li aveva avvolti. 
Perché ? Perché tanta diversità tra Giosuè e Caleb e gli altri 10 giovani? Ancora oggi le cose non sono cambiate. In una riunione di Culto tutti possono ascoltare la stessa Parola predicata o leggere lo stesso testo biblico, tutti ascoltano le stesse promesse di Dio, ma le percezioni e le conclusioni sono diverse da persona a persona. 
Da chi dipende? Da cosa dipende? 
Le risposte possono essere tante e forse ancora di più. Il Vangelo non ha promesso solo riposo e risposte, ma anche lottare con fede i disagi e le circostanze dentro di noi e intorno a noi. Il Vangelo afferma che Dio si prende cura di noi e provvede, ma sottolinea anche una crescita e maturazione affinché il nostro modo di pensare sia biblico e vera fiducia in Dio. Il Vangelo afferma che siamo stati benedetti di ogni benedizione in Cristo, sollecitando il cristiano a condurre il cammino cristiano coerente al dettato del Vangelo, senza dubbi o lamentele a Dio e alla Sua Parola. 
Quel giorno 10 giovani spie influenzarono un intero popolo uscito per fede dall'Egitto. Prego il Signore che ogni cristiano faccia attenzione a lottare per fede, a camminare per fede, a vivere per fede, onorando Dio e il sacrificio di Cristo prestando attenzione alla Nuova Allenza diventando "forte nel Signore" e fermo nelle Sue promesse.