SITUAZIONE ECCELLENTE

Le prove possono essere una via nella quale Dio trionferà

“Io ringrazio il mio Dio di tutto il ricordo che ho di voi; e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia a motivo della vostra partecipazione al vangelo, dal primo giorno fino a ora. E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Ed è giusto che io senta così di tutti voi, perché io vi ho nel cuore, voi tutti che, tanto nelle mie catene quanto nella difesa e nella conferma del vangelo, siete partecipi con me della grazia. Infatti Dio mi è testimone come io vi ami tutti con affetto profondo in Cristo Gesù. E prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento, perché possiate apprezzare le cose migliori, affinché siate limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio. Desidero che voi sappiate, fratelli, che quanto mi è accaduto ha piuttosto contribuito al progresso del vangelo” (Lettera ai Filippesi 1:3-12)
La prima battaglia della Marna fu uno scontro decisivo avvenuto in Francia nella regione compresa tra i fiumi Marna e Ourcq, a est di Parigi, nelle prime fasi della prima guerra mondiale. L’esercito tedesco, impegnato nella grande offensiva generale, era arrivato fino a pochi chilometri dalla capitale francese, ma venne inaspettatamente contrattaccato dall’esercito francese che nonostante la ritirata aveva mantenuto coesione e spirito offensivo. La battaglia si svolse tra il 5 e il 12 settembre 1914 e si concluse con la vittoria anglo-francese.
In questa battaglia il tenente generale francese Ferdinand Foch inviò al Comando questo comunicato: “Il mio centro sta cedendo il passo, la destra si sta ritirando. Situazione eccellente. Sto attaccando”. La volontà di trasmettere alle sue truppe speranza anche nella situazione difficile portò entusiasmo e condusse alla vittoria.
A volte nelle battaglie della vita ci possiamo sentire “in perdita” su tutti i fronti: discordie familiari, problemi nell’ambito del lavoro, conseguenti difficoltà finanziarie, problemi di salute, difficoltà nella comunità… una spina di pessimismo si potrebbe così insinuare nel nostro modo di vedere e affrontare la vita. Ma ogni credente potrà sempre trovare in Cristo il modo per affermare: “Situazione eccellente”.
Guardiamo all’esempio dell’apostolo Paolo. Anche quando fu gettato in prigione per aver predicato il Vangelo seppe dimostrare un atteggiamento che potremo definire ottimista. Non per le proprie forze, ma per l’aiuto del Signore. Alla comunità di Filippi scrisse: “Desidero che voi sappiate, fratelli, che quanto mi è accaduto ha piuttosto contribuito al progresso del vangelo” (Lettera ai Filippesi 1:12).
Paolo seppe guardare alla sua situazione carceraria come a una piattaforma da cui partire per evangelizzare il corpo di guardia del palazzo romano. Inoltre, altri credenti furono incoraggiati, proprio da questa sua situazione, a predicare il Vangelo senza più timore: “Al punto che a tutti quelli del pretorio e a tutti gli altri è divenuto noto che sono in catene per Cristo; e la maggioranza dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno avuto più ardire nell’annunciare senza paura la parola di Dio” (vv.13-14).
Dio può utilizzare anche le nostre prove per lavorare in noi e intorno a noi facendo del bene, nonostante l’iniziale dolore che possono portare, facendoci comprendere che Lui ha uno scopo per ogni cosa che è, e rimane, sotto il Suo divino controllo. “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Lettera ai Romani 8:28). 
Attendere pazientemente, incoraggiarci affrontando la difficoltà come se fosse una “Situazione eccellente” sarà solo un altro modo con il quale il nostro Dio potrà essere onorato. 
D.F.

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