BUONA O CATTIVA GESTIONE

Ma Dio disse: “Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata”. (Luca 12:20) Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia?... Venite a me; ascoltate, e voi vivrete. (Isaia 55:2-3)

BUONA O CATTIVA GESTIONE 

L'uomo della parabola di Luca 12 sarebbe, secondo le norme moderne, considerato come qualcuno che ha avuto successo nella vita. Eppure Gesù lo ha trattato da insensato. Questo è stato confermato da ciò che gli è accaduto la notte seguente: all'apice della sua prosperità egli morì. Se vivesse oggi tra noi, questo signore godrebbe di un prestigio sociale e avrebbe certamente una bella reputazione e rispettabilità. Attenzione! La nostra scala di valori non è affatto quella di Dio. Secondo quest'ultima, questo personaggio è insensato. Gesù non l'ha trattato da insensato perché era ricco. Non ha mai pronunciato delle condanne generali contro la ricchezza, ha solo condannato il cattivo uso che l'uomo ne fa. Il denaro non ha un proprio valore morale: può essere utilizzato sia per il bene che per il male. Nulla nella ricchezza è essenzialmente vizioso, come nulla nella povertà è essenzialmente virtuoso. Gesù non ha neppure condannato quest'uomo per aver fatto fortuna in modo disonesto. Apparentemente, aveva acquisito i suoi beni grazie ad un duro lavoro e nella veste di uomo d'affari avveduto. Perché, allora, è un insensato? Dapprima, perché non aveva coscienza che dipendeva da Dio; in seguito, perché dimenticava le esigenze della propria anima, anzi, la ingannava non offrendole altro che dei beni terreni.

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