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....perché quando sono debole allora sono forte. Leggi 2 Cor. 12

Se vivessimo quello che l'apostolo Paolo ha sopportato, per amore degli eletti, noi saremmo sicuramente morti. Paolo subì tante angherie, tante oppressioni, tante prove e tante ingiurie anche da parte dei fratelli. Paolo guarì, liberò, predicò, e la sua predicazione portò tante persone a salvezza, ma di questo non si vantò, bensì della sua debolezza. Ecco, così anche noi dobbiamo comportarci.

Signore oggi desideriamo offrire a te ogni nostra povertà, nella gioiosa consapevolezza che tu manifesti la tua potenza proprio sulla nostra debolezza.
Grazie Signore perché scegli ciò che è debole per confondere i forti, ciò che è stolto per confondere i sapienti, ciò che è niente per ridurre al niente le cose che sono. Grazie perché, in un mondo dove bisogna essere sempre competitivi, nascondere ogni fragilità, la tua Parola ci ricorda che proprio la nostra debolezza è la nostra forza. Donaci l’umiltà per poter conoscere la nostra povertà e perché tu che tutto possa operare sul niente di noi.

....perché quando sono debole allora sono forte. Leggi 2 Cor. 12 Se vivessimo quello che l'apostolo Paolo ha sopportato, per amore degli eletti, noi saremmo sicuramente morti. Paolo subì tante angherie, tante oppressioni, tante prove e tante ingiurie anche da parte dei fratelli. Paolo guarì, liberò, predicò, e la sua predicazione portò tante persone a salvezza, ma di questo non si vantò, bensì della sua debolezza. Ecco, così anche noi dobbiamo comportarci. Signore oggi desideriamo offrire a te ogni nostra povertà, nella gioiosa consapevolezza che tu manifesti la tua potenza proprio sulla nostra debolezza. Grazie Signore perché scegli ciò che è debole per confondere i forti, ciò che è stolto per confondere i sapienti, ciò che è niente per ridurre al niente le cose che sono. Grazie perché, in un mondo dove bisogna essere sempre competitivi, nascondere ogni fragilità, la tua Parola ci ricorda che proprio la nostra debolezza è la nostra forza. Donaci l’umiltà per poter conoscere la nostra povertà e perché tu che tutto possa operare sul niente di noi.

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