Consideriamo per sommi capi la storia di ASA dividendola in tre parti:

 

I. QUELLO CHE GLI DETTO' IL CUORE (2Cronache 14)

Le regali realizzazioni di Asa:

a. Pace - "Il paese ebbe pace per dieci anni" (13:23). "Il paese era tranquillo, e in quegli anni non c'era nessuna guerra contro di lui, perché il Signore gli aveva dato riposo" (14:5);

b. Purezza - "Tolse via gli dèi stranieri, e gli alti luoghi, spezzo le statue, abbatté gl'idoli di Astarte. Ordinò a Giuda di cercare il Signore Dio dei suoi padri, e di mettere in pratica la sua legge e í suoi comandamenti" (v. 3,4)

c. Protezione - "Egli costruì città fortificate in Giuda, ... Egli diceva agli abitanti di Giuda: “Costruiamo queste città, e circondiamole di mura, di torri, di porte, e di sbarre” (v. 6,7).

I segreti per realizzare i suoi programmi furono:

a. Una conoscenza personale di Dio (v. 1). Il suo rapporto con Dio era legato al fatto di agire sotto lo sguardo del suo Dio. Se dobbiamo servire il Signore non possiamo accontentarci di un'esperienza spirituale superficiale, ma deve essere profonda, intima e personale. La prima necessità per qualsiasi ministero è la rivelazione personale di Dio al proprio cuore. Soltanto chi conosce profondamente Dio è competente ad aiutare gli altri.

b. Il Signore Dio dei nostri padri (v. 3,6). La nostra esperienza e conoscenza individuale deve essere partecipata dal Suo popolo come è stata ereditata dai nostri padri.
Non possiamo essere popolo di Dio senza radici, come se Egli non avesse mai agito prima di noi. Egli è il Dio dei nostri padri, il quale ha preso cura del Suo popolo nei secoli. Questa continuità tra i giorni delle Cronache ed i nostri giorni ci offre un eccezionale fondamento di certezza. Asa affermava: "Dio è il nostro Dio", ma anche "il Dio dei nostri padri". Il suo esercito era una minoranza dinanzi a quello di Zera l'Etiope (Asa: 55Omila; Zera; 1milione) ma la fiducia di Asa nel suo Dio gli fece ottenere la vittoria.

c. Una preghiera modello. La vittoria di Asa fu singolare in risposta ad una preghiera: (v. 10). Ad una preghiera così Dio non poteva non rispondere. Una preghiera di fede: "Signore, per te non c'è differenza tra il dare soccorso a chi è in gran numero, e di darlo a chi è senza forza"; Una preghiera incisiva: "Soccorrici Signore, nostro Dio"; Una preghiera definita: "Poiché su di te noi ci appoggiamo e nel tuo nome siamo venuti contro questa moltitudine, non vinca l'uomo contro di te".

d. Una vittoria miracolosa (v. 11). Dio rispose alla preghiera di Asa. Egli combatté per loro e mise in fuga i nemici.

e. Una collaborazione indispensabile. Dio compie i miracoli e noi non possiamo restare spettatori. Asa inseguì i nemici e li distrusse. Non pensò che quella vittoria fosse sua ma di Dio "davanti al Signore e al suo esercito" (v. 12). Non si accontenta della vittoria: "Portarono via un immenso bottino" (v. 12) e continuarono a conquistare le città vicine, "perché Io spavento del Signore si era impadronito d'esse" (v. 13).

 

II. QUELLO CHE GLI ANNUNCIÒ LA PAROLA DI DIO (2Cronache 15)

Il suo cuore gli aveva dettato buoni sentimenti ma non bastavano, occorreva il consiglio della Parola di Dio (v. 1).Asa ed il popolo avevano bisogno di un messaggio da parte di Dio.

a. Un messaggio che si richiamava alla storia (v. 3). L'esortazione era una lezione dalla storia, quando gli uomini hanno posta la loro fiducia in Dio sono stati benedetti, quando Lo hanno dimenticato hanno subito dure conseguenze.

b. Un messaggio con un appello (v. 2). Ricordate, imparate quello che la storia dei vostri padri insegna (v. 3-7). Oc-corre ripetere, ricordare, sottolineare. Un popolo ed un credente che non sono istruiti ai quali non sisottolineano certe verità, perdono di vista i principi fondamentali che ha prodotto il Risveglio. Questi principi sono semplici, comprensibili, basta ripeterli:

- Israele era stato nei guai (v. 3): infelice perché era senza Dio, indifferente perché senza guida nell'adorazione, ignorante perché senza istruzione e senza legge della Parola.

- Israele è tornato a Dio (v. 4): Si è convertito; Ha cercato il Signore; Lo ha trovato.

- Israele è diverso da tutti i popoli (v. 5-7):

I popoli: (a) Senza pace; (b) in agitazione; (c) Schiacciati; (d) agitati; (e) tribolati.

Israele: (a) forte; (b) persistente; (c) premiata.

c. Il risultato. Quelle lezioni della storia passata occorrono per spingere il popolo di Dio verso la maturità. La lezione è semplice, comprensibile e di grande efficacia, Infatti Asa:

1. Prese coraggio (v. 8);

2. Fece sparire le abominazioni (v. 8);

3. Ristabilì l'altare del Signore (v. 11);

4. Offersero quanto avevano conquistato (v. 11);

5. Fecero un patto di fedeltà a Dio (v. 12);

6. Fecero gran festa e si rallegrarono (v. 14,15);

7. Furono imparziali verso gli idolatri (v. 13,16).

 

III. QUELLO CHE IL MONDO GLI PROPOSE (2Cronache 16)

Ecco anche quello che il mondo gli propinò. Il verso 1 rivela che dopo circa trentasei anni di regno, il re d'Israele gli mosse guerra. Asa non si rivolse al Signore come all'inizio del suo regno, ma prese un'altra iniziativa. Prese l'oro e l'argento che aveva portato nella casa del Signore (15:18) e lo mandò a Ben-Adad, re di Siria, dicendo: "Ci sia alleanza tra te e me..." (v. 2,3), per allearsi e combattere Baasa, re d'Israele. Purtroppo non siamo mai al sicuro finché siamo qui giù! Il suo cuore gli aveva dettato cose giuste, la Parola di Dio l'aveva confermate, ma c'è anche la voce più attraente, quella del mondo, talvolta più efficace ed astuta.

Dopo anni di regno di pace, fu assalito da Baasa che aveva occupato e fortificato una sua città. Non era più abituato al pensiero che esisteva un nemico. Allora si rivolge al re di Siria, dimenticando la lezione della storia: "Ci sia alleanza fra te e me, come vi fu tra mio padre e tuo padre" (v. 3). Certo non era stato quello un esempio da seguire. Infatti fino ad allora non aveva mai seguito l'esempio del padre debole ed inutile. Ma questa sua iniziativa fu il principio della sua decadenza. Il nemico fu vinto, sospese i lavori di fortificazione della città conquistata ed Asacostruì altre due città col materiale conquistato.

 

Ma Dio parla ancora! Un altro profeta, Canani, si recò da Asa ricordandogli un altro aspetto della storia, non l'alleanza del padre, ma la sua alleanza con Dio e la liberazione miracolosa dagli Etiopi. Pio può avere ancora controllo della situazione, se è invocato (v. 7-9).

Il risultato del suo sviamento:

a. Da saggio diventa insensato (v. 10);

b. Non accetta la riprensione e non si umilia (v. 10);

c. Sarà sempre in guerra con se stesso e con gli altri (v. 9);

d. S'indignerà contro il profeta, ribellandosi (v. 10);

e. Lo metterà in prigione (v. 10);

f. Diventerà crudele(v.10);

g. Malato non ricorrerà al Signore ma ai medici (v. 12).

Asa era stato un uomo forte in Dio, ma fu tradito dalla debolezza. Il segreto della sua forza era stata la fiducia nel Signore, se avesse continuato a fondarsi su Dio non avrebbe deteriorato la sua condizione spirituale. Quantoabbiamo imparato all'inizio della nostra esperienza cristiana continui ad essere il segreto della nostra vita vittoriosa.

 

E' triste e penosa la descrizione degli ultimi anni di Asa e serva come monito ed esortazione per noi e per i cristiani di tutti i tempi perché ogni giorno è sempre "il tempo di cercare il Signore".

 

Francesco Toppi