IL DIGIUNO

«Così digiunammo e invocammo il nostro Dio per questo motivo, ed egli diede ascolto alla nostra preghiera» Esodo 8:23

Credo che sia capitato a tutti di sentir parlare diverse volte di “digiuno e preghiere”, e poche volte di “preghiera e digiuno”. L’ordine del binomio indica il digiuno anche se di poco deve precedere la preghiera. Il digiuno è un tempo per avvalorare quella che è la preghiera, ma mai una specie di “fioretto”. Il digiuno serve affinchè la nostra carne sia debole e il nostro spirito forte. La Scrittura dice che in certe occasioni è buono non mangiare niente, perché evitiamo così all’organismo un affaticamento del corpo, e siamo più liberi, sensibili alle cose spirituali. Il digiuno è ordinato, poi, in caso di necessità, di particolare bisogno, anche se al nostro popolo meridionale piace poco digiunare. Lo stesso Gesù, nell’occasione di una liberazione, affermò che certi demoni vanno via solo per digiuno e preghiera. 

Quando l’ostacolo è troppo grande ci vuole un’intensità di preghiera maggiore, realizzabile solo attraverso il digiuno.

Il digiuno non deve, inoltre, mai divenire un sacrificio. Il Signore vuole obbedienza, non sacrifici!
Il digiuno non va fatto perché si è costretti, ma quando lo Spirito Santo ti fa capire di insistere in preghiera cil digiuno.