….come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui. (Atti 10:38)  - La parola “unto” è riferita nella Bibbia ad un uomo o a qualcosa messo a parte per un divino servizio.   L’olio dell’unzione era un atto simbolico di consacrazione per quel determinato servizio. Riguardava i profeti, i re, ed i sacerdoti.  L’olio dell’unzione era composto da vari profumi simbolo della diversa capacità o talento che Dio accorda ai suoi servi . In questo tempo è necessario avere discernimento per saper riconoscere la vera unzione, perché questo ci porta a distinguere la verità dalla menzogna, l’originale dal falso, il”santo” dal “vile”, la capacità spirituale dall’inganno.

L’unzione vera è stabilita da Dio dove i “fratelli”, cioè i figli di Dio, dimorano assieme. (Salmo 133)  Dove due o tre sono radunati nel nome di Colui che versa la Sua unzione, Colui che dimora nelle lodi del Suo popolo, Colui che Giovanni vide in mezzo ai sette candelabri d’oro…  Nel Vecchio Testamento Mosè doveva ungere con olio profumato suo fratello Araonne, ma ora è il nostro Sommo Sacerdote, Gesù Cristo, che unge i suoi servi con l’olio dello Spirito Santo. Lui, che come dice il nostro testo era unto di Spirito Santo e di potenza, può rinnovare la sua fresca, genuina, potente unzione sopra ognuno di noi proprio ora.

Quando la sua unzione si manifesta in mezzo al Suo popolo, vuol dire che ogni orgoglio e vanagloria umana è stata messa da parte,  e l’ “io” è stato crocifisso.  Le ferite sono fasciate e l’olio dell’unzione porta meravigliosa guarigione: la vera unzione è medicamento e purificazione per la nostra anima. L’unzione dello Spirito non porta solo guarigione fisica. Molte volte si nota che l’enfasi è posta su questo aspetto dell’opera dello Spirito santo. Sono profondamente convinto che Dio è più preoccupato della salvezza delle anime, dei perduti, che del nostro corpo. Con la Sua unzione Egli vuole guarire i cuori rotti, anime traumatizzante, a volte violentate, persone che vivono in una profonda sofferenza morale e spirituale… Certamente Egli guarisce anche i nostri corpi, e se c’è qualcuno qui che ha bisogno di guarigione, è egli e pronto a farlo proprio ora.

Esodo 15:26 contiene una promessa valida ancora oggi: “ io sono l’Eterno che ti guarisco “. Isaia 53:6 ci ricorda che “Egli è stato trafitto per le nostre iniquità, e per le Sue lividure noi abbiamo avuto guarigione”. Il testo che abbiamo letto al principio dice in maniera chiara che Gesù guariva tutti coloro che erano oppressi dalla malattia. Egli è lo stesso ieri, oggi e in eterno.

Ma il messaggio della salvezza deve essere prioritario. L’enfasi deve essere posta sempre sulla croce, sull’opera che Gesù ha compiuto per noi che eravamo perduti. “Noi predichiamo Cristo…”  Quando si sposta la visione, e l’argomento principale della nostra attività e della nostra predicazione diventa la guarigione fisica o le manifestazioni spettacolari, a volte provocate attraverso tecniche psicologiche, meccanicamente collaudate, “routine” religiosa, il risultato va ben al di sotto di ciò che normalmente si vuol far credere.

La vera unzione non solo guarisce nello spirito e nel corpo, ma conferisce abbondanza di vita. Il salmo 23, uno dei più conosciuti della Bibbia, afferma ” tu ungi il mio capo con olio, la mia coppa trabocca“.. E una coppa traboccante è il risultato di una vera unzione. Gesù disse: ” io sono venuto per dare vita, e vita in abbondanza …” Quando una persona riceve veramente l’unzione di Dio, questa vita si manifesta. Il salmo 16 dice che c’è gioia a sazietà nella presenza di Dio… quindi l’unzione non è un atto liturgico, qualcosa da “prendere” e da usare o “sentire” per un momento, una serata, ma è il frutto di una vita ” consacrata ” e ” arresa ” al Signore. Non qualcosa che si manifesta solo nel culto, la domenica sera, ma una potenza, un fiume d’acqua viva, che scorre nel credente tutti i giorni.

Il tuo trono, o DIO, dura in eterno; lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu ami la giustizia e odi l’empietà; perciò DIO, il tuo DIO, ti ha unto d’olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni. (Salmo 45.6-7)

Anche questo verso ci mostra che Dio unge coloro che amano la giustizia e odiano il peccato. Troppe volte “cadono sotto l’unzione” persone che vivono nel peccato e si rialzano peccatori quanto prima, senza che questa “esperienza” li abbia trasformati, cambiati e convertiti. L’unzione vera non deve essere confusa con l’emozione. L’emozione è un sentimento, quindi facilmente volubile; l’unzione è qualcosa di permanente nella vita del credente. E la vita stessa che dimostra l’unzione attraverso l’umiltà, la mansuetudine, l’amore, la dolcezza, l’autocontrollo. In altre parole la vita di Cristo in noi; “or sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza. (2 Corinzi 2:14)

Il profumo di Cristo: questa è la vera unzione. Attraverso noi Egli spande questo profumo, così quando noi parliamo, quando abbiamo rapporti con gli altri, sul posto di lavoro, nella famiglia manifestiamo questa vita spirituale che è: Cristo in noi!  La vera unzione porta santificazione nella nostra vita. Nel Tabernacolo e nel Tempio ogni cosa doveva essere unta con l’olio santo. Quando Dio versa il suo olio sulla nostra vita tutto viene santificato; tutto viene usato per la gloria di Dio dallo Spirito Santo, che tutto porterà un frutto eterno.

past.Agostino Masdea