- Abbiamo visto nella meditazione  precedente come Naomi consigliò Ruth per ottenere il suo diritto ad esser riscattata, come prescriveva la legge di Mosè. 
Abbiamo visto come Ruth si presentò nell’aia di Boaz, e abbiamo applicato questa figura alla chiesa che deve prepararsi ad incontrare il Suo Sposo, il Suo Redentore, Cristo il Signore.

- Oggi vedremo come i piani di Dio si compiono meravigliosamente e finalmente questa bellissima storia d’amore si concretizza: Ruth si sposa con Boaz, dopo che questi la redime e la riscatta. Ruth, una donna pagana, gentile, e abbiamo detto è figura della chiesa, di quella chiesa riscattata dal sangue prezioso dell’Agnello di Dio, Gesù, che ha dato la Sua vita per lei.

- Boaz, come Naomi aveva previsto, non perse tempo. Appena fu giorno si recò alla porta della città, e si mise seduto per aspettare colui che prima di lui aveva il diritto di riscatto. La porta della città era il luogo dove si discutevano gli affari, dove si amministrava la giustizia da parte degli anziani, dove solitamente c’era una costante attività di relazioni e contatti.

- Quando il tizio arrivò, Boaz che aveva anche convocato un gruppo di anziani, persone come detto preposte a giudicare, lo informò della necessità di riscattare le proprietà e l’eredità di Naomi, che era tornata dal paese di Moab. “Tu sei il primo ad avere questo diritto: vuoi esercitarlo oppure vuoi che lo faccia io?” L’uomo sembrò intenzionato ad esercitare questo diritto, ma quando fu messo al corrente che questo comportava anche il dovere di sposare Ruth, l’uomo rinunciò. La fine della conversazione si concluse, non con una stretta di mano, ma con il sandalo dell’uomo che togliendoselo, e donandolo alla controparte, secondo l’usanza che vigeva allora in Israele, accettava e sottoscriveva ogni clausola del contratto.

- Boaz pubblicamente espresse la sua intenzione. Acquistare l’eredità del defunto Elimelek, e sposare la moabita Ruth, essendo ora il parente più prossimo del marito morto. Ricevuta la benedizione degli anziani e di tutto il popolo Boaz prende Ruth come sua sposa. Da questo matrimonio guidato da Dio nasce Obed, il nonno di Davide. Per cui questa storia da una parte proietta una luce sul passato, sulla legge e le usanze dell’antico popolo d’Israele, ma dall’altra illumina il futuro, perché tramite la linea di discendenza di Davide arriviamo a Gesù Cristo, e riceviamo rivelazione sull’opera di redenzione che Egli compirà per la sua chiesa.

E’ e rimane una grande storia d’amore. Ci illustra e ci rappresenta l’amore del Signore per ognuno di noi. Ruth aveva bisogno di un redentore; qualcuno che potesse pagare il prezzo del suo riscatto. Aveva confidato in Boaz, e la sua speranza, come abbiamo visto nei capitoli precedenti, prima spenta si era ravvivata e ora trovava una straordinaria ricompensa. Forse c’è qualcuno che sta perdendo la speranza. Forse qualcuno è tentato di tornare indietro come Orpa, la cognata di Ruth, perché non vede una soluzione a portata di mano. Forse il futuro sembra oscuro e senza luce. Ma non fermarti sorella, coraggio nel Signore fratello, amica o amico caro, come Ruth lascia che lo Spirito Santo riaccenda ora in te la fiamma della speranza per mezzo della Parola di Dio, che ti mostra questa sera che c’è un Redentore, un Salvatore benedetto che può cambiare la tua vita. Forse sei schiacciato dal peso del tuo peccato, forse non vedi come Dio possa amarti o perdonarti, chissà se le situazioni difficili, le battaglie della vita non ti abbiano portato in uno stato di confusione e di incertezza estrema….

Io voglio dirti da parte del Signore: C’è speranza per te al Calvario, alla croce del Figliuolo di Dio. Nel Suo amore, nella Sua presenza potrai fare anche tu l’esperienza di Ruth. Ritrovare la speranza e ottenere una nuova vita. La Bibbia dice: Salmo 130:7 O Israele, spera nell’Eterno, perché presso l’Eterno vi è misericordia e presso di lui vi è redenzione completa.

- Spera nell’Eterno… non nelle tue forze, nelle tue capacità, nelle istituzioni, nella religione o negli uomini. Spera nel Signore. 1Timoteo 2:5 “Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo, il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti…”

Boaz ha pagato una somma di denaro per riscattare le proprietà di Elimelek, e ha poter così chiedere a Ruth di diventare sua moglie, ma il Signore Gesù ha pagato con la sua vita, ha versato il suo sangue come prezzo di riscatto per ognuno di noi. In quel sacrificio c’è la salvezza, c’è la liberazione, c’è la redenzione per chiunque riconosce di essere un peccatore e di avere bisogno di un Redentore.

- Vs 13 “Così Boaz prese Ruth, che divenne sua moglie.” Abbiamo ricordato che nel nuovo testamento Paolo usa il matrimonio quale figura del rapporto di Cristo con la Sua chiesa, (Efesi 5:25-32), e sempre comunque viene rimarcato il prezzo che Gesù ha pagato per riscattarci e redimerci dal peccato.

1Pietro 1:18 “sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia… preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi…

La storia d’amore tra Boaz e Ruth cominciò in un aia, come abbiamo visto nel capitolo precedente, ma l’amore di Cristo per la chiesa comincia nell’eternità.

Isaia 54:8 In uno scoppio d’ira ti ho nascosto per un momento la mia faccia, ma con un amore eterno avrò compassione di te, dice l’Eterno, il tuo Redentore.

Geremia 31:3 Molto tempo fa l’Eterno mi è apparso, dicendo: “Sì, ti ho amata di un amore eterno; per questo ti ho attirata con benevolenza.

Ruth era in una misera condizione prima di essere riscattata da Boaz; una donna pagana, e quindi esclusa dalle benedizioni e dalle promesse del popolo di Dio, una donna povera, una donna senza speranza. Noi eravamo in una condizione peggiore, a causa del peccato. Dio ci ha preconosciuti e ci ha amati prima della fondazione del mondo. Nel Suo amore ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, e ha dato all’uomo ciò che nessun altra creatura possiede: intelligenza straordinaria, capacità di progredire, il dono della parola, un anima immortale, uno spirito che possa comunicare con Lui.

Nel momento in cui l’uomo, per la sua ribellione e il suo peccato meritava il massimo della pena e del rigore di Dio, proprio nel giardino dell’Eden egli riceve una promessa di redenzione. L’amore di Dio è più grande di tutti i peccati dell’umanità. L’Amore di Dio è più forte del peccato dell’uomo.

E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno”.(Genesi 3:15)

Il calcagno ferito ha schiacciato il capo del serpente antico, il diavolo, alla croce. La storia d’amore più grande e più bella che sia mai avvenuta, passa per il Calvario, si manifesta attraverso una croce. Quando Gesù morì sulla croce, il suo fianco fu trafitto dalla lancia di un soldato romano, e la parola dice che da quel costato ferito uscì sangue e acqua; la chiesa del Signore nacque così… dalla sofferenza del Figlio di Dio.

Ora tu puoi far parte di questa chiesa, far parte cioè del corpo di Cristo. Ma la decisione è tua, spetta a te. Ruth fece la sua decisione. Scelse il popolo di Dio. E divenne una progenitrice del Messia. Anche noi siamo chiamati a scegliere. O Dio, oppure il mondo. Scegliere Dio significa entrare a far parte della Sua famiglia e ereditare la gloria del Suo Figliuolo quando Egli apparirà nell’aria per rapire la sua chiesa, e i morti in Cristo resusciteranno. Scegliere il mondo significa vivere una vita senza significato, restare anonimi come Orpa, che non si sa che fine abbia fatto, ma purtroppo significa soprattutto vivere l’eternità lontani da Dio, perduti e destinati a un fuoco eterno dove sarà solo pianto e disperazione.

No! Non è questo il futuro che Dio ha previsto per te. Poiché io conosco i pensieri che ho per voi”, dice l’Eterno, “pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudirò. Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore.(Geremia 29:11-13)

Boaz diede un futuro e una speranza a Ruth. Vs 13 “Così Boaz prese Ruth, che divenne sua moglie.”Immaginate che meraviglioso matrimonio ci fu nella casa di Boaz. Egli era benestante e stimato. Tutta Bethlemme e anche da fuori vennero alle nozze. Ci fu grande festa. Grandi banchetti e grande onore per la sposa. Gesù Cristo è il nostro futuro, ed è la nostra speranza, e con Lui entreremo nella sala delle nozze molto presto.

Il matrimonio è imminente… Ascoltate cosa dice la Bibbia: Poi udii come la voce di una grande moltitudine, simile al fragore di molte acque e come il rumore di forti tuoni che diceva: “Alleluia, perché il Signore nostro Dio, l’Onnipotente, ha iniziato a regnare. Rallegriamoci, giubiliamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata. E le è stato dato di essere vestita di lino finissimo, puro e risplendente, poiché il lino finissimo sono le opere giuste dei santi”. Quindi mi disse: “Scrivi: Beati coloro che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”.

E tu? Sei invitato? Certo che lo sei. Se sei qui stasera è perché l’invito del Figlio di Dio è arrivato fino a te. Forse un amico ti ha portato qui, forse un parente, forse sei nato in una famiglia di credenti, ebbene, comunque sia il Figlio di Dio ti sta offrendo l’invito alle sue nozze. Che ne farai di questo invito? La Bibbia parla spesso di questo.

In MATTEO 22:1 Gesù disse: “Il regno dei cieli è simile a un re, il quale preparò le nozze di suo figlio. E mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze,… ma questi non vollero venire…

In LUCA 14:18 Il re diventa un ricco e agiato signore che “fece una gran cena e invitò molti; e, all’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, perché è già tutto pronto”. Ma tutti allo stesso modo cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un podere e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. E un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro ancora disse: “Ho preso moglie e perciò non posso venire”. SCUSE, banali e inutili scuse.

E noi? Stiamo cercando scuse o accetteremo stasera l’invito del Re dei re? E’ una parola di evangelizzazione quella che ci viene rivolta, ma è una parola anche per coloro che aspettano lo sposo. La Parola di Dio ci ammonisce e ci esorta: Luca 21:36 “Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo“. Vegliate!

Perché il regno di Dio è simile a dieci vergini, le quali presero le loro lampade per uscire incontro allo sposo. La bibbia dice che i cinque di queste vergini erano avvedute e cinque erano stolte. Cosa li differenziava? Il semplice fatto che le prime avevano preso olio con sé, le altre che erano state trascurate. Improvvisamente il grido si udì: ecco lo sposo, uscitegli incontro! Le vergini stolte dissero alle altre: dateci del vostro olio perché le nostre lampade si spengono. Ma le avvedute non avevano olio a sufficienza per tutti, e così mentre le stolte andavano a cercare l’olio, lo sposo arrivo. Le 5 vergini avvedute entrarono nella sala delle nozze, ma le altre restarono fuori…

Questo ci parla proprio dei nostri tempi. Se noi viviamo un cristianesimo superficiale, all’acqua di rose, se siamo trascurati nella nostra vita spirituale, se siamo così stolti da credere di poter andare avanti con un piede nel mondo e uno nella chiesa, allora non ci sarà un matrimonio da celebrare, una festa nel cielo, ma solo il terrore di un giudizio incombente, perché la porta sarà chiusa e il Signore non ci riconoscerà. Due saranno in un letto, uno sarà preso e l’altra lasciata; due donne macineranno al mulino, ma solo una sarà presa… due uomini lavoreranno insieme, ma uno di loro sono lasciato. Guai a coloro che saranno lasciati sulla terra che affrontare i terribili giudizi che il mondo conoscerà in quel tempo.

Lì sarà pianto e stridor di denti, quando vedrete Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, mentre voi ne sarete cacciati fuori.(Luca 13:28)

La Bibbia dice: Beati coloro che sono invitati alle nozze dell’Agnello… naturalmente la beatitudine si riferisce a coloro che hanno accettato l’invito e che sono presenti al matrimonio. E’un appuntamento fissato e stabilito dal Padre… non sappiamo se sarà tra poco tempo, o quando sarà. Sappiamo solo che dobbiamo essere pronti! E io non voglio perdere quell’appuntamento per nessun motivo al mondo, per nessuna realtà e per nessun bene di questa terra; perdere quell’appuntamento significa perdere la vita eterna.

Re 21:2 E io, Giovanni, vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

Giovanni vide la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, pronta come una sposa preparata per il suo sposo. La speranza di ogni credente è che un giorno, insieme a Giovanni, a Pietro, l’apostolo Paolo e a tutti santi che ci hanno preceduto nella gloria, vedere la santa città, la nuova Gerusalemme, e questo potrà avvenire solo se saremo trovati pronti, se al ritorno di Gesù noi saremo rapiti con lui nell’aria, se faremo cioè parte della chiesa che è la sposa di Cristo, se con l’aiuto del Signore cammineremo nel sentiero della santità, per i giorni che ci restano ancora da vivere su questa terra, per giungere a tagliare il traguardo da vincitori. Tutti siamo invitati, ma beato chi accetta l’invito del Maestro divino, ad essere presente alle Sue nozze. A Lui sia la gloria in eterno.

past.Agostino Masdea