LA POTENZA DI UN CANTO

Ira Sankey era conosciuto come il dolce cantore del Metodismo, compositore e cantante di inni evangelici, accompagnava spesso Dwight L. Moody nelle sue campagne evangelistiche.

Un’esperienza tratta dalla vita di Ira Sankey evidenzia in modo drammatico come Dio si prenda cura di noi, mentre Lo serviamo.

Era la vigilia di Natale 1875; Ira Sankey stava viaggiando a bordo di un battello a vapore sul fiume Delaware, quando alcuni passeggeri lo riconobbero.

La sua foto era apparsa sui giornali, perché dirigeva i canti durante le riunioni del famoso evangelista Moody.

Gli chiesero di cantare un inno composto da lui stesso, ma rifiutò dicendo che preferiva cantare l’inno di William B. Bradbury “Redentore, guidaci come un Pastore”.

Una strofa iniziava così: “Siamo Tuoi; sii il nostro amico. Sii il guardiano del nostro cammino”.

Terminato il canto, un uomo avanzò dall’ombra e chiese: “È mai stato nell’esercito dell’Unione?”

“Sì”, rispose Sankey, “nella primavera del 1860”.

“Ricorda di essere stato di sentinella in una notte di luna piena nel 1862?”

“Sì”, rispose Sankey, molto stupito.

“Lo ero anch’io, ma nell’esercito confederato. Quando la vidi in piedi nella sua postazione, pensai: “Quell’uomo non ne uscirà vivo”.

Imbracciai il fucile e presi la mira.

Ero completamente nascosto dall’ombra, mentre la luce della luna cadeva su di lei.

In quell’istante, come un momento fa, lei alzò gli occhi al cielo e iniziò a cantare…

“Lasciamo che canti fino in fondo”, pensai.

“Posso sparargli dopo. Sarà la mia vittima in ogni caso; i proiettili non possono mancarlo”.

L’inno che cantò era lo stesso di oggi.

Sentii distintamente le parole: “Siamo Tuoi; sii il nostro amico. Sii il guardiano del nostro cammino”.

Quelle parole risvegliarono in me molti ricordi.

Tornai con la mente all’infanzia e alla fede di mia madre.

Aveva cantato molte volte quell’inno.

Quando terminò il canto, non riuscii più a prendere la mira.

Pensai: “Il Signore che può salvare quell’uomo da morte certa, deve essere davvero grande e potente”.

Il mio braccio cadde immobile sul fianco.

Quanto è sorprendente il nostro Dio; quanto è grande la Sua potenza che ci protegge!

Questa storia, come le verità supreme che abbiamo studiato, stimola altre domande:

  1. Credi veramente che Dio si prende cura di te? Rispondi con sincerità.
  2. Credi che ti ama? Anche qui rispondi sinceramente.
  3. Credi che Dio ricompensa quanti lo cercano, vale a dire, che agisce in loro favore? Ancora una volta, dì la verità.

Se hai risposto a tutte le domande, se credi in ciò che credi, allora possiedi un ingrediente fondamentale per il vero successo.

Infatti, dove è presente la fede, c’è il gradimento di Dio; questo è successo!