E tu di che razza sei?

C'è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre…che si crede pura, e non è lavata della sua sozzura…che ha gli occhi molto alteri, e le palpebre superbe…i cui denti sono spade e i mascellari sono coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra e i bisognosi in mezzo agli uomini. (Proverbi 30:11-14)

Vorrei innanzitutto precisare che il termine razza e la suddivisione della specie umana in razze diverse è a-scientifica e arbitraria, come ricorda, tra i tanti, il documento UNESCO che riconosce soltanto il concetto di gruppo etnico come unico segmento della specie umana in cui sia riscontrabile una vera omogeneità tra individui. Il concetto stesso di razza come suddivisione rigida dei popoli umani è quindi completamente decaduto.

Le moderne ricerche di genetica hanno mostrato che le differenze genetiche tra i popoli non possono distinguere razze in modo definito, ma che tutti i popoli umani mostrano caratteristiche genetiche che variano in maniera continua e progressiva.

Detto questo, a me interessa invece, condividere con voi una un semplice riflessione.

Da come si evince dai suddetti versetti biblici, il termine razza, in questo caso riporta caratteristiche negative, ma il problema vero è proprio di questi brutti ceffi non sta nel loro comportamento errato in se, perché d’altra parte anche noi, un tempo, quando non conoscevamo il Signore “abbiamo fatto la nostra parte”, ma dal fatto che non vogliono cambiare e non sono disposti a cambiare!

Sono determinati ad agire così e a restare tali e quali. Non c’è ombra di cambiamento; il benché minimo accenno di voler incamminarsi per la retta via!

Insomma fratelli, qui non si tratta di colore della pelle, di posizione sociale o localizzazione geografica, No! qui si parla di superbia e di orgoglio! sono disposti a perdere la loro vita per rimanere così. 

Sempre polemici, sempre pungenti, sempre offensivi, sempre cattivi, sempre provocatori, sempre critici, sempre contrari, sempre irritanti; i loro occhi vanno solo e sempre sulle negatività delle persone e dei luoghi non per apportare un contributo per il miglioramento, ma per fortificare le mura della loro anima, nelle quali nutrono l’illusione di essersi rinchiusi, ma sono e restano invece, prigionieri di Satana!

Cari fratelli, con profonda umiltà, chiediamo a Dio di renderci simili alla razza di coloro che si fanno plasmare e modellare dall’Artista Vasaio per eccellenza, permettendogli di operare in ciascuno di noi quei cambiamenti che ci riconducono al modello perfetto di Cristo Gesù!

Personalmente e nei nostri cuori, proviamo a rispondere a questa domanda: "Di che razza sono? Spero per me e per voi di poter rispondere di essere della stirpe degli Eletti!

Altrimenti? ....Altrimenti niente, non preoccuparti; vorrà dire che appartieni a quelli che sono identificati in Giobbe 30:8 "...gente da nulla, razza senza nome, cacciata via dal paese a bastonate."

Spero che nessuno si sia offeso! Comunque, se così fosse, abbiatemi per iscusato!