Mi chiamo Aissa Burtin, il mio passaporto è francese, mia madre è tedesca e mio padre è arabo ed era un sacerdote musulmano. Io sono un ex tossicomane, ex alcolizzato, ho viaggiato tanto tempo dormendo sotto i ponti e mangiavo nei bidoni dell'immondizia. Quando scappai da casa avevo solo 17 anni. Ho letto centinaia di libri di filosofia e di psicologia; ho fatto una ricerca anche nella meditazione trascendentale, nell'esoterismo, ma nessuno di questi campi, né la droga, né l'alcolismo, né la depravazione, né il satanismo, hanno mai potuto indicarmi la verità! L'unica cosa che ero arrivato a desiderare era la morte! Ero diventato scheletrico, appena alzato bevevo un fiasco di vino, prendendo delle sostanze una peggio dell'altra. Desideravo morire ed ho tentato il suicidio nel 1976, ma per grazia di Dio, un giorno nel 1979, mentre stavo vivendo in Piazza Navona a Roma, incontrai un gruppo di giovani ragazzi. Li guardavo da lontano ma non ascoltavo le loro parole perché avevo vissuto una vita piena di parole, avevo approfondito studi filosofici, avevo letto i libri più belli di Freud, di Hagler, una cosa però mi toccava, la pace che illuminava il loro viso. Chiamai una di loro e le dissi gentilmente: “Informami di cosa stai prendendo, per avere questa gioia, questa pace”. Questa ragazza mi disse: “Noi non prendiamo niente!” Io replicai: “Ma come fai ad avere ed esprimere gioia, pace e tranquillità?” La ragazza mi rispose: “Da quando ho dato il mio cuore a Gesù la mia vita è cambiata!” Allora la insultai dicendole: “tu sei bugiarda, tu stai prendendo un nuovo tipo di droga, di sostanza e non mi vuoi aiutare!” Me ne andai arrabbiato e per una settimana continuai a vivere normalmente la mia vita commettendo furti, ladronerie, continuando a mangiare nei bidoni e ad intossicare la mia anima ed il mio corpo di alcool e di sostanze. Però la frase: “Da quando accettai Gesù la mia vita è cambiata!” , insisteva nel mio cuore e nella mia mente. Una settimana dopo, continuavo a meditare attorno a quelle parole, ponendomi tante domande … alla fine giunsi a questa conclusione: “Aissa, la filosofia, la psicologia, l’esoterismo, la droga, l’alcolismo, la depravazione, vagare per il mondo, papà e mamma non ti hanno aiutato; e per tutto questo hai dovuto sempre pagare, cosa ti costa provarci? Ritornai a Piazza Navona, era il 25 maggio 1979; ritrovai quel gruppo e andai da quella ragazza a dirle: “ma sei proprio sicura?” Ella mi guardò e mi disse: “Certo! Da quando ho accettato Gesù la mia vita è cambiata.” L'ho guardata e le ho risposto: “Io non so pregare, non ho mai pregato!” Allora cominciammo a pregare ed io credendo con il cuore dissi: “Gesù, se Tu esisti, entra nel mio cuore'.” All'istante il mondo si è aperto dinanzi a me, ho potuto gustare l'amore di Dio, la pace, la gioia che ho tanto desiderato! Mi sono sentito libero! Sono stato liberato dalla droga, dall'alcolismo, dalle sigarette e da ogni altra cosa, all'istante! Durante la prima settimana ho letto tutto il Nuovo Testamento ed un verso mi ha colpito particolarmente, Matteo 6:31: “Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: Che mangeremo? Che berremo? O di che ci vestiremo? Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.” Io mi trovavo in una condizione di indigenza ma adesso non potevo più rubare, allora cominciai a pregare perché Dio potesse provvedermi da mangiare. Mi alzai ed i miei compagni di lavoro (se così posso chiamarli) mi dissero: “Aissa! andiamo in quell' hotel, entriamo in quell'appartamento, abbiamo quest'opportunità”. Io risposi: “No! Sono cristiano e appartengo a Dio e non posso più rubare.” Loro dissero: “Ma come farai a mangiare?” Risposi: “Dio mi manderà da mangiare.” “Cosa credi che il pane ti possa cadere dal cielo?” Io li guardai e dissi: “Volesse Iddio, il pane scenderà dal cielo, ed io mangerò!” Trascorse tutta la giornata, ma la mia fede non venne meno perché ciò che Dio promette quello mantiene, perché Lui è fedele.” Ero solo, senza amici, senza parenti e senza comunità. Era mezzanotte meno cinque, mentre entravo nel mio sacco a pelo e senza volerlo svegliai una persona sulla mia destra, un uomo di una certa età; mi scusai: “Perdonami che ti ho svegliato.” Lui mi guardò e mi disse: “No, non ti preoccupare, non è successo niente.” Quell'uomo mi guardò e mi disse: “Figliolo, hai mangiato?” Una domanda impossibile da ricevere in mezzo a quelli della strada. Io viaggiavo sempre con un coltello, ero il più veloce a tirare un pugno, una testata o una ginocchiata o un calcio, per difendermi. La vita della strada rende l'uomo molto crudele, molto duro, la sofferenza ti tempra come l'acciaio alla crudeltà; la pietà non esiste, ognuno deve sopravvivere. Ho dovuto affrontare delle situazione e circostanze allucinanti. Perciò, sentire una frase simile era impossibile, non credevo alle mie orecchie, dissi: “No, non ho mangiato.” Egli mi disse: “perché non sai fare il furbo?” Io risposi: “Sì, ero molto bravo. Sono tuttora molto bravo nella mia specialità, però sono cristiano ed ho abbandonato quella vita.” Mi disse: “Bene hai fatto.” Mi diede un pezzo di pane, un pezzo di formaggio, una mela e un bicchiere di vino bianco: Dio mi dimostrò la sua fedeltà. Quella notte, mentre dormivo lì, sotto il ponte e quell'uomo era lì accanto a me, mi sentivo benedetto, appagato, il grande Iddio si era occupato e preoccupato di un barbone, di un ex delinquente, di una montagna di immondizia come me. Il grande Dio si era abbassato verso un insignificante essere umano, spregevole agli occhi della società. Dio si preoccupato per ognuno di noi, anche per te che stai leggendo. Forse sei considerato spregevole dall'umanità, dalla società, ma sei prezioso agli occhi di Dio. Oggi, dopo quasi trent'anni, come allora affermo: “Da quando accettai Gesù la mia vita è cambiata'. Non potevo avere figli, ero ammalato per colpa del peccato. Oggi, grazie a Dio, sono padre di quattro bambini; dopo anni di solitudine e di sofferenze, dopo dieci anni di conversione, Iddio mi ha benedetto anche dandomi una compagna che serve Dio insieme a me.

 

Io e la mia casa serviamo l'Eterno. A Gesù la lode e la gloria, a Lui tutto il mio ringraziamento.