La mia testimonianza

Antonio
Antonio

 

Cari fratelli e sorelle, ho il desiderio di condividere con voi la mia testimonianza perché grande è l’opera di Dio in ognuno di noi e tanto può fare una testimonianza.

 

Provengo da una famiglia molto idolatra e superstiziosa: il mio bisnonno toglieva il malocchio, anche mia nonna lo toglieva, mia madre lo faceva e la naturale conseguenza avrebbe voluto che il prossimo a continuare su quella strada fossi io ma l’opera del nostro Signore è misericordiosa ed ha spezzato questa terribile catena.

 

Vivevo nel mondo andando avanti seguendo i pensieri della carne e lasciandomi guidare da essa. Il giorno lavoravo ma la notte ero preda di ubriachezze, droghe e piaceri; avevo la convinzione che quando tutto andava bene era opera della fortuna ed inoltre credevo molto negli oroscopi che, per me, erano la guida da seguire durante il giorno. Quando, però, tutto andava male incolpavo il Signore, Lo imprecavo e dicevo che era Lui a farmi stare male. Ai miei occhi lo Spirito Santo era soltanto una parola, Gesù un’immagine scolpita e Dio una valvola di sfogo, un qualcosa a cui rivolgermi quando la vita andava a rotoli.

 

Amante di me stesso, della mia immagine, del denaro, del lusso e delle donne continuavo, così, la mia vita e tutto si riduceva al venerdì ed al sabato sera trascorsi, nei piaceri della carne, nei locali più perversi.

Tutto questo mi rattrista il cuore. Un’anima persa nelle tenebre la mia eppure, nello stesso tempo, mi rallegra perché ora ho Gesù e Dio nel cuore e la mia vita passata è stata cancellata dalla grazia del Signore.

 

Ricordo tutto di come il nostro Signore mi ha salvato. Ricordo che una sera, mentre lavoravo, chiesi aiuto a Gesù con tutto il mio cuore, Gli chiesi di farmi incontrare una donna che mi amasse per quello che ero realmente perché quello che facevo e il modo di vivere la mia vita non mi era mai piaciuto. Sentivo di essere diverso ma non riuscivo ad esserlo. Tutto questo avvenne di sabato e, il giovedì della settimana seguente, in un centro estetico, incontrai Arianna e, da lì, non ci siamo più lasciati.

 

Ricordo che un giorno mi parlò di Gesù, che Egli era morto per i miei peccati e che, se Lo avessi accettato con tutto il mio cuore, mi avrebbe ricoperto d’amore cambiandomi la vita.

 

Infatti fu così. Entrai per la prima volta in chiesa due anni fa e conobbi voi, fratelli, ed il mio caro Pastore: Giuseppe. Entrai in punta di piedi, smarrito ed incuriosito, vivendo cose totalmente diverse da quelle che mi avevano insegnato, dalla dottrina di parole che mi era stata imposta da piccolo e che non mi era mai piaciuta da grande.

 

Vidi dentro me l’opera del Signore: qualcosa stava cambiando. All’inizio ho lottato, sbagliando, ma poi mi resi conto che ciò che stava cambiando era il mio cuore e che, più facevo del bene e davo amore, più il mio Spirito prendeva forze. Mi sentivo sempre meglio, ogni angoscia, paura, dolore o desiderio svanivano, lasciando il posto alla pace ed alla gioia.

 

Oggi tutto è meraviglioso, stupendo. Sento lo Spirito mio cantare e lodare la notte, sento la presenza di Gesù nella mia vita, sento un incolmabile bisogno di Dio nel cuore, della Sua grazia, misericordia e amore. Sento di volere ogni giorno sempre di più, perché vivere una nuova vita con il Signore è il dono più bello, sapere con quanto amore mi ha cercato, aspettato e salvato è la cosa più bella.

 

Desidero ogni dono, desidero che l’opera del Signore si compia in me ed in ognuno di voi; desidero veder crescere nello Spirito la mia stupenda chiesa per poter contemplare, insieme, la grandezza di Dio.

 

Quanto è bello pregare! Ma lo è ancor di più quando lo si fa insieme a voi, fratelli, ed al nostro Signore. All’inizio mi era difficile pregare ma ora è un bisogno, un fiume inarrestabile. Anche un semplice “grazie” ad alta voce, ma fatto con il cuore, è meraviglioso.

 

Ricordo i miei peccati, vedo i miei tatuaggi che mi riportano alla mente quando ero lontano dal Signore e ricordo quella sera sul balcone che, pensando di impazzire, chiesi di essere totalmente liberato da ogni peccato e da ogni legame.

 

Quello che sento è che Gesù è sempre stato vicino a me e che non mi ha mai abbandonato, che Dio ha messo su di me il Suo sguardo e mi ha cambiato la vita. Sento il Suo Spirito, sento la comunione con il Signore, sento Gesù e sento che se potessi tornare indietro vivrei, fin da piccolo, per Lui, evitando tanti sbagli. Sento di dare la mia vita, i miei giorni ed il mio cuore a Colui a cui nulla è nascosto, a Colui che con un semplice “sì” ti cambia la vita, ti prende, ti modella e ti accorda come uno strumento, donandoti ogni cosa e tanto amore.

Grazie Signore.

Antonio