La nostra testimonianza

Giacomo e Monica
Giacomo e Monica

Mi è stato suggerito di scrivere la mia testimonianza su ciò che mi è successo, ma mi rendo conto che trasformare in parole il profondo dolore che provo, non è facile!

 

Mi chiamo Monica ed ho conosciuto il Signore circa dieci anni fa ma l’ho vissuto pienamente solo dopo aver perso la cosa più preziosa per una mamma: mia figlia Marika. La perdita di Marika mi ha aiutato, pagando, purtroppo, un prezzo molto alto, a scoprire il mio cuore e la mia anima imprigionati, nel tempo, dal mio io e dalla mia mente ancora troppo umana. Tutto il dolore e la sofferenza che provo mi ha avvicinata molto al mio Signore Gesù, comprendendo, solo in parte, il Suo enorme sacrificio nei nostri confronti! Con tutto il mio cuore, la mia anima e la mia mente, ringrazio Dio, Padre di noi tutti, per averci dato non solo la fede che alza i nostri occhi verso l’alto ma la speranza della vita eterna e la vera pace che riscalda e consola i nostri cuori! Tutte le mie emozioni, il mio dolore e le mie speranze sono state già scritte sulle pagine invisibili della mia anima con un inchiostro indelebile che la vita di tutti i giorni non potrà sbiadire mai! E per condividere con voi la mia esperienza e quella di mio marito Giacomo, vi riportiamo la lettera che abbiamo scritto a nostra figlia il 09.03.2009 che racchiude la nostra e la sua storia. La mia inizia così:

 

Cara principessa,

cosa posso dirti per riportarti fra le mie braccia? Assolutamente nulla! Niente e nessuno potrà farti ritornare da me! Tu ora sei in cielo ed io, purtroppo, sono qui in terra dove penso ad ogni istante della tua breve vita vissuta insieme! Sei entrata nella mia vita all’improvviso, come un fulmine in un cielo sereno, stravolgendola totalmente. Al principio avevo un po’ paura di diventare mamma a 23 anni, ma dopo che ti ho vista tra le mie braccia, così piccola e delicata, mi hai catturato il cuore! E’ bastato un tuo sguardo, un piccolo tocco della tua manina verso il mio viso e…. oplà, ormai ero spacciata! Con te sono cresciuta come mamma, mi hai insegnato cos’è l’amore vero, puro, mi hai riempito il cuore di una gioia così intensa che non so descrivere! Sono passati solo dodici anni, ma vissuti intensamente, che equivalgono ad un’intera vita! Gli ultimi tre anni (dai tuoi 9 ai 12 anni) sono stati, in assoluto, gli anni più difficili e duri, dove abbiamo combattuto tanto senza stancarci mai! Ma purtroppo non è bastato, non sono stata in grado di proteggerti, di curarti, di farti VIVERE! Tutto è accaduto con una velocità sorprendente, incredibile: la diagnosi, la malattia, le cure ed infine la tua MANCANZA! La tua malattia è stata più forte della tua mamma! Perdonami Marika se non ho potuto fare di più, ma il Signore, sicuramente, ti ha amata e ti ama più di me perché ti ha voluto portare in cielo con Lui! Ogni giorno penso alla mia dolce figlia che ha tanto lottato ma alla fine ha preferito arrendersi, non alla malattia, ma al nostro Creatore che l’ha voluta ad ogni costo! Io sarò per sempre la mamma di Marika, di Daniel e di Noemi, una madre che ha sempre tre figli, di cui due qui in terra ed una già in cielo ad aspettarmi con il suo dolce sorriso. La parte più bella di me, infatti, è già lassù con Marika perché insieme siamo un’unica realtà indivisibile, basata su un amore così forte e potente che supera anche le barriere della morte! Avrei, con tutto il cuore, dato la mia vita al posto della tua, ma il Signore non ha voluto, a preferito prendere per Sé il fiore più bello. Chi sono io per combattere contro Dio? Nessuno, e per questo accetto la Sua volontà come credente, anche se come mamma mi è difficile comprenderla! Un giorno, forse, il Signore mi farà capire i Suoi piani ma, per ora, ho potuto solo tenere la tua piccola e fragile manina per lasciarti nelle braccia amorevoli ed eterne di Gesù! E’ stata la scelta più difficile che abbia dovuto prendere, ma anche l’ultimo dono d’amore da regalare a mia figlia Marika! L’unico mio rimpianto è quello di non vederti crescere, diventare donna, sposa ma soprattutto una splendida madre! Oh, quanto ancora avevi da insegnare a noi tutti con quel tuo cuore ripieno d’amore così grande! Tu, con il tuo splendido sguardo pieno di luce, hai catturato l’anima di tutti noi, e ci hai fatto innamorare perdutamente di te! Non è stato possibile resisterti perché è bastato il tuo sorriso, il tuo sguardo ed in un attimo siamo stati catturati dalla tua semplicità, riservatezza, gioia di vivere e bontà che il Signore ti aveva già donato ancor prima di nascere! Hai avuto una vita fin troppo breve ma così piena ed intensa che ogni attimo vissuto con te, sarà custodito nel mio cuore come uno dei tesori più preziosi e cari che possiedo. Adesso mi devo accontentare di guardare le tue foto, i tuoi oggetti più cari, senza però poterti abbracciare, coccolare. Anche se sono triste ed il dolore strazia il cuore e l’anima mia, bagnandomi all’improvviso gli occhi di amare lacrime per la tua assenza, sono stata felice ed orgogliosa di averti conosciuta ed amata, figlia mia carinissima! La mia unica speranza è quella di saperti al sicuro, al riparo, protetta dalle amorevoli braccia del Signore che ti ha donato le ali celesti per volare lassù nel cielo con Lui dove non esiste più la malattia, il dolore e la sofferenza, ma solo gioia vera, luce pura e soprattutto vita eterna! Perdonami Padre se soffro e piango ma, purtroppo, sono ancora troppo terrena per capire il Tuo disegno divino! Ora Marika sarà per sempre il dolce angelo del Signore, ma rimane, comunque, il tesoro e l’amore di mamma! Infatti il mio cuore piange, la mia mente ricorda ma la mia anima spera! Grazie Signore di averci donato la speranza e di avere scritto i nostri nomi nel grande libro della vita per vivere, un giorno, lassù nel cielo con Te ed i nostri cari che ci hanno preceduto!

A Dio sia la lode e la gloria per sempre!

Con umiltà e semplicità Monica

 

Ciao angioletto di papà,

la storia della tua famiglia è cominciata con il tuo arrivo inaspettato. Pensa, quando abbiamo saputo del tuo arrivo, eravamo proprio spaventati, ma è bastato un attimo e ci siamo subito rimboccati le maniche per accoglierti nel migliore dei modi. Ti garantisco che è stato veramente tutto speciale, sin dall’inizio! I tuoi primi calci nel pancione di mamma, la tua somiglianza esagerata a lei, il tuo primo compleanno, i tuoi continui cambiamenti di crescita e la tua richiesta di un fratellino o sorellina con cui giocare! Dopo sei lunghi anni in cui sei stata la nostra unica figlia speciale, è arrivato Daniel, che con quello sguardo da lupo ci ha fatto subito capire ciò che ci aspettava! Non ti è stato dato il tempo di essere gelosa che… voilà… dopo dieci mesi è arrivata anche Noemi! Che confusione! Quanto c’era da fare e tu, come una donnetta grande, hai assunto subito un ruolo di grande importanza: quello di sorella maggiore! Sei stata di grande aiuto per tutti quanti noi! Eravamo una famiglia grande ma speciale perché c’eri tu! Siamo cresciuti insieme ed abbiamo affrontato ogni problema senza scoraggiarci mai! Ma, all’età di nove anni, c’era in agguato, un pericolo inaspettato: la tua malattia! Da quel momento, con l’aiuto di Dio, abbiamo lottato molto senza voltarci mai indietro e, lungo il difficile cammino, ci hai insegnato tanto con i tuoi “ti voglio bene, grazie di tutto quello che fate per me”, con il tuo modo di essere così buona, paziente e saggia, doti che il Signore ti aveva già donato come se tu già gli appartenessi! Dopo due lunghi anni di terapie e sofferenze, pensavamo di avercela fatta, così, solo per quattro mesi, hai potuto condurre una vita simile ad una ragazzina di dodici anni, assaporando ogni singolo istante! Ma il 9 dicembre 2008, con un controllo periodico, mentre il tuo papà rassicurava altri genitori circa l’esito positivo di questa esperienza, arrivava l’agghiacciante scoperta del ritorno di questa brutta malattia! Il mondo mi è caduto addosso ma, come sempre, eravamo già pronti, tutti noi, a lottare ed a combattere per vincere! Nulla è andato come speravamo perché il 5 febbraio 2009 alle ore 03,05 il tuo cuoricino così piccolo, ma grande d’amore, a smesso di battere per sempre, volando nel cielo da Colui che ti ha fortemente voluto: Il Signore! Ho dovuto consegnare il tesoro più caro e prezioso che avevo, dalle mie braccia paterne a quelle dell’eterno Sposo: Gesù! Da quel momento l’unico mio consolatore è stato Dio, la lettura della Parola e le preghiere! Spero, con tutto il mio cuore, che un giorno anch’ io potrò venire in cielo ed abbracciarti e baciarti come facevo prima! Non preoccuparti se ci vedi piangere e soffrire perché ci manchi veramente tanto e l’unica nostra speranza è quella di raggiungerti al più presto in cielo tutti insieme con il nostro Creatore e Padre: Gesù! Ti voglio un bene immenso e te ne vorrò per tutta la mia vita. Il tuo papo per sempre!

Giacomo.