Il mio nome è Marzia, figlia amata da Dio, ma fino a qualche anno fa, ero solo Marzia, immersa come molti nel turbinio di una vita che ti assale e ti fagocita.

Nel 2006 il Signore nella sua immensa bontà, ha voluto intraprendere  una dura lotta con la mia “razionalità ottusa”, e dopo due anni di inutile resistenza da parte mia, ovviamente ha vinto Lui.

Da quel momento la mia vita nelle Sue mani, ha assunto un valore diverso, cioè ero io diversa, o almeno questo è quello che tutti mi dicevano.

 

Era la primavera del 2008, quando mi trovavo davanti alla porta del primario del reparto di ematologia-oncologica; dovevo affrontare un importante colloquio per l’assegnazione di una borsa di studio che mi avrebbe sostenuta per due anni. Pregavo, ma contrariamente a quanto avevo ed avrei fatto in ogni altra occasione simile, lo Spirito Santo mi guidò in una preghiera di solenne ringraziamento:

“ Ti ringrazio Signore perché sono qui per lavoro e non per malattia!” Capii il senso di quella preghiera solo un anno dopo, quando improvvisamente mi accorsi che una massa nel cavo ascellare diventava sempre più evidente, che sudorazioni notturne e prurito mi impedivano il sonno.

Sono una biologa, dottore di ricerca in ematologia, da otto anni mi occupo di ricerca e diagnostica nel campo delle leucemie e dei linfomi, da due lavoro presso l’unita di ematologia post-trapianti, e di casi come il mio ne ho visti tanti. Non ci volle molto a capire che non si trattava di un semplice linfonodo infiammato. L’ecografia che feci subito rilevò margini incerti, diametri differenti, e tutti i sintomi che avevo erano riconducibili ad un linfoma.

 

“ Stai tranquilla ora vediamo”,  mi disse il medico. “ Ora vediamo? Cosa vediamo? Come farò? Da chi andrò? “

Ricordo che in un attimo, mi avvolse lo sconforto; che tutte le mie ambizioni, che tutti i miei sogni sarebbero stati infranti, che forse non avrei mai visto il volto di un figlio.

Non feci in tempo a rispondere a tutte quelle domande, a concretizzare le mie paure, che sentì forte la voce del mio Dio, del mio amato Dio, il mio Salvatore…il Suo Spirito mi consolava, mi tranquillizzava, mi confortava, mi avvolgeva in una profonda serenità. Fu in quel momento che ricordai della preghiera davanti alla porta del primario!

Io non andai da nessun primario, da nessuno specialista, da nessun altro se non ai piedi della croce.

 

Era mercoledì, giorno di culto nella mia chiesa, (via Caronda, 166 - Catania) confidando in Dio, chiesi ai pastori l’unzione dell’olio per la guarigione, ricordo bene di non aver specificato loro nulla, ma di aver solo detto che avevo un linfonodo ingrossato. I pastori pregarono per me, e con la guida dello Spirito Santo, sentì le mani della moglie del pastore passare proprio dove c’era il linfonodo ingrossato.

Mi sentii stringere come in un abbraccio, e ricordo perfettamente la sensazione di un brivido di calore, che non bruciava ma riscaldava, ed una profonda quiete …..tornai a casa con la certezza che il Signore aveva operato. Dopo un paio d’ore non avevo più nulla!

 

Ringraziai Dio per la sua bontà, per avermi salvata da una vita spenta, e per avermi guarita da una malattia terribile. Gloria a Gesù!!

Il 19 aprile del 2009 ad un anno circa dal mio colloquio di lavoro, mentre nella mia stanza leggevo la Bibbia, il Signore mi diede un parola. Non so quante volte avrò letto e riletto i salmi, ma mai come quella sera sentì che era per me: “ Come sacrificio offri a Dio il ringraziamento, e mantieni le promesse fatte al Signore, poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò e tu mi glorificherai”. (Salmo 50:14-15)