Mi chiamo Nino e desidero premettere che il mio passato è stato molto doloroso e burrascoso. Ho vissuto un'infanzia davvero difficile; infatti quando avevo solo pochi mesi d'età, mio padre ebbe un gravissimo incidente sul lavoro che lo costrinse a stare ricoverato in ospedale per alcuni anni. Passai da un'infanzia difficile per i motivi suddescritti ad un adolescenza religiosa. Manifestai nel periodo adoloscenziale una spiccata religiosità (poco comune fra i miei coetanei di quegli anni) che mi portava a frequentare tutti gli incontri che venivano organizzati nella chiesa che frequentavo.

Quindi trascorsi la mia adoloscenza conducendo una vita "apparentemente normale" in una famiglia con sani principi morali e sociali. Avevo diversi amici e materialmente la mia famiglia non mi faceva mancare nulla.... «ma tutto ciò non mi faceva sentire felice... dentro di me c'era un vuoto!» Spesso di sera, dopo la solita serata trascorsa in divertimenti con gli amici, mi ritrovavo a farmi tante domande: «Da dove vengo?», «Dove vado?», «Chi sono?», «Perchè esisto?», «Esiste un eternità?» «...E se esiste, io dove andrò?» Domande, domande ed ancora domande che affollavano la mia mente e lievitavano dentro di me quel vuoto che mi spingeva a piangere disperatamente. Ero esteriormente felice ma interiormente insoddisfatto. Apparentemente un buon religioso, imbottito di conoscenze, ma dentro di me non conoscevo affatto Dio.

Cercai di soffocare queste domande incrementando i divertimenti (illusori) che questa vita può offrire; ma questa era una soluzione solo evasione dalla realtà. Divenni ansioso, nervoso, superbo, arrogante, egoista, sempre intento a primeggiare su tutto finchè un giorno andai ad una riunione sotto una tenda e lì fu letto il verso dove Gesù dice: «IO sono la Via, la Verità e la VITA nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me» (Giovanni 14:6). Avevo ascoltato con le mie orecchie tantissime volte quel verso, ma quella volta fu il mio cuore ad aprirsi di fronte a quelle meravigliose parole. Non dovevo cercare altrove la risposta alle mie numerose domande, al mio vuoto interiore, alla mia disperazione, solo Gesù poteva dare vera «VITA» alla mia vuota esistenza. Si! Perchè in Lui vi è la Fonte della Vita eterna.

In quel momento mi sciolsi in un pianto dirotto, compresi il bisogno che avevo di Dio e con il mio cuore parlai con Gesù chiedendogli di tirarmi fuori da quella profonda tristezza in cui ero caduto e di dare pace e serenità alla mia vita. In quell' istante le mie lacrime di disperazione furono miracolosamente trasformate in lacrime di gioia, una gioia che non avevo mai conosciuto, la tristezza si trasformò in letizia, fui liberato dall'ansia, dalle preoccupazioni sul futuro, il panico fu sostituito da una pace che non pensavo potesse mai esistere. Il terrore della morte fece posto alla beata speranza della vita eterna. Quello fu, insomma, il giorno più bello della mia vita: «IL GIORNO DELLA MIA RI-NASCITA». Prima sapevo tante cose che mi erano state raccontate su Gesù, ma ora finalmente Lo avevo «conosciuto personalmente».

Anche se la mia vita da cristiano non è stata affatto esente da problemi, il Signore è stato davvero un amico fedele e persino in inaspettate e deludenti situazioni dolorose, Egli non mi ha abbandonato. Anzi, sono grato a Dio perchè, permettendo ciò, m'ha dato modo di capire che Lui solo è il mio punto di riferimento, il mio modello, il mio rifugio, il mio scudo e l'UNICO su cui posso davvero e sempre contare. Oggi confido pienamente in Lui ben sapendo che tutto ciò che Lui ha scelto per me è per il mio bene, infatti «...il Signore medita per noi pensieri di pace e non di male, per darci un avvenire ed una speranza eterna, cioè... la vita anche dopo la morte terrena» (Geremia 29:11).