SILENZIO, NON RIFIUTO
"Ma egli non le rispose parola” (Matteo 15:23)

C’è qualcosa di rimarchevole in questo silenzio di Cristo. Di solito era pronto ad ascoltare qualsiasi richiesta che Gli venisse rivolta. A malapena ci fu qualcuno che dovette chiedere due volte un favore. Il Suo cuore era sensibile, come lo è il cuore di una madre verso i pianti del proprio figlio, e rispondeva istantaneamente ad ogni invocazione di aiuto. Tuttavia ora rimase fermo ad ascoltare la pietosa supplica di questa donna senza risponderle pa­ro­la. Come un avaro che possiede mucchi d’oro e alle cui porte bussano i poveri, il quale pur udendo i loro pianti di angoscia tiene chiusi i suoi cancelli ed è sordo verso ogni richiesta, così Gesù non fu commosso dai pianti di questa donna, sebbene disponesse di tutto il potere per soddisfare il suo bisogno. Perché era così silenzioso? Non perché non potesse aiutarla. I migliori fra noi attraversano dei momenti in cui sono deboli, dei giorni in cui sono vuoti, in cui non hanno niente con cui aiutare: ma la pienezza di Gesù non si è mai esaurita. Il fatto di essere assorbito dalle Sue imminenti sofferenze non Gli impediva di pensare alle sofferenze altrui. Persino sulla croce dimenticò Sé stesso per mostrare gentilezza verso gli altri. Evidentemente col Suo silenzio voleva mettere alla prova la fede di questa madre, e trasformarla in una forza ancora maggiore. Egli stava preparandola ad afferrare alla fine una benedizione maggiore di quella che avrebbe potuto ricevere inizialmente. Il Signore a volte sembra rimanere in silenzio nei confronti del Suo popolo che Lo invoca. A tutte le loro suppliche Egli non risponde neppure con una parola. Il Suo silenzio va inteso come rifiuto? No! Spesso ha soltanto lo scopo di rendere il supplicante più fervido e di preparare il suo cuore a ricevere benedizioni sempre più ricche. Quindi, quando Cristo rimane in silenzio di fronte alle nostre preghiere, lo scopo è quello di renderci più umili affinché il nostro cuo­re possa diventare più adatto per ricevere i doni e le benedizioni celesti.