UNA FIDUCIA CERTA
"Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno, e la cui fiducia è l’Eterno!” (Geremia 17:7)

La fiducia richiede forza, sapienza e continuità. Tuttavia, per avere una fiducia perfetta è necessaria anche un’altra cosa. Il dubbio nasce dalla paura, e la paura dal peccato. Come posso avvicinarmi a Dio, io che ho peccato contro di Lui? Fin quando non ci sarà una risposta a questa domanda Dio rimarrà per me qualcuno di cui avere paura. Il mio peccato è nudo e scoperto agli occhi di Dio. Egli cosa può farne? Metterlo a tacere? Deriderlo? In questo caso non potrei confidare nel Suo amore: il mio senso di giustizia sospetterebbe e condannerebbe un amore che prende alla leggera il mio peccato. L’amore può avere pietà, può piangere, ma il vero amore non può ignorare e nascondere il mio peccato. “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. Il mio peccato non è nascosto. Esso è portato davanti al cielo e alla terra, e là la sua pena è pagata interamente. Dio ha affrontato e messo a tacere per sempre la voce che gridava contro di me. Sono stato redento dal prezioso sangue di Cristo. Dio ha dichiarato la Sua giustizia per la remissione dei peccati. Ora Egli può continuare ad amarmi senza impedimenti. Io posso avvicinarmi senza paura, per quanto peccatore, e chiamarLo ancora Padre, scoprendo nel Suo cuore amorevole che ogni paura svanisce e ogni bisogno è soddisfatto. “Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno”. Se non hai ancora fatto tua questa realtà benedetta, rivolgiti a Dio, e accetta l’immensa risorsa della Sua grazia in Colui che ci ha amato e ha dato Sé stesso per noi.